Politica
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Nordio: "Un giudice sia imparziale, meno parla meglio è"
"Un giudice, che deve apparire imparziale, meno parla meglio è". Lo ha detto il ministro della Giustizia Carlo Nordio precisando che, a suo parere, "un pubblico ministero ha una maggiore libertà di espressione perché è di parte e lo sarà ancora di più dopo la separazione delle carriere che faremo". E ha aggiunto: "Io credo che il giudice magistrato abbia il diritto, forse anche il dovere qualche volta, di dare un parere tecnico sulle leggi perché è lui che le deve applicare e poiché talvolta alcune leggi sono state fatte in modo tecnicamente discutibile. È giustificato che i magistrati dicano 'guardate che tecnicamente questa norma è non applicabile'. Quello che non possono e non devono fare è entrare nel merito politico delle leggi".
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M5s, Grillo chiede la ripetizione del voto
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Decreto flussi, il governo chiede la fiducia
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M5s, Conte: "Rivotiamo presto e la comunità risponderà a tono a Grillo" | Nuova votazione dal 5 all'8 dicembre
Il presidente del M5s, Giuseppe Conte, risponde a Beppe Grillo che ha chiesto formalmente la ripetizione della votazione della Costituente M5s. "Grillo ha esercitato questa facoltà, rivoteremo al più presto, sono certo che la comunità risponderà, ha già dimostrato volontà di partecipazione. Forse si aggiungerà qualcun altro", ha detto Conte. "Questa comunità risponderà a tono". Fonti parlamentari hanno quindi precisato che la nuova votazione sui quesiti della Costituente si terrà dal 5 all'8 dicembre.
"Il simbolo non è di Grillo e non può contestarlo" "Il simbolo appartiene al M5s, non è di Grillo e nemmeno di Conte. Grillo è obbligato anche contrattualmente a non contestarlo. Non può rivendicarlo perché non gli appartiene", ha proseguito Conte in un'intervista rilasciata a Rai Radio 1. Sul simbolo del M5s è uscita un'indicazione dalla nostra assemblea costituente con la semplificazione della procedura per la sua modifica. Ragionevolmente, passando dal Consiglio nazionale del Movimento potremmo anche cambiare il simbolo". Sull'argomento, ha aggiunto, "sono molto pragmatico perché se potrà servire per segnalare la novità di questo nuovo percorso, per guardare al futuro in modo rinnovato, anche il segno grafico innovato ci potrebbe aiutare".
"Seguaci di Grillo stanno boicottando, invitano al non voto" Conte ha quindi parlato di alcuni storici esponenti del Movimento: "Di Battista è uscito da tempo, lo stimo, mi fa piacere mantenere uno scambio culturale. Raggi e Toninelli sono nel M5s, sono parte del Movimento. Questo Movimento è maturo, ha una grandissima vocazione democratica, è la casa anche di chi ha un'opinione diversa. Il discrimine non è chi è dissenziente, ma fra chi ha un atteggiamento costruttivo e chi distruttivo. Non abbiamo bisogno di distruttori all'interno, che boicottano, come alcuni seguaci di Grillo, che stanno boicottando e invitando al non voto. E' la contraddizione massima del M5s".
"Non saremo la costola o un cespuglio del Pd" Dal punto di vista politico, il presidente del M5s non ha dubbi: "Non saremo la costola del Pd o un cespuglio del Pd, siamo cose diverse, il Pd nel corso dei decenni è diventato molto legato al settore dell'establishment, ovunque ti muovi, nei provveditorati, Asl, nel sistema radiotelevisivo ha riferimento stabili, non vogliamo scimmiottare il Pd, noi restiamo un movimento di opinione".
"Col Pd accordi sui programmi, nulla di precostituito" Col Pd, ha aggiunto, "possiamo fare accordi sulla base di un programma preciso, non c'è nulla di precostituito. L'alleanza può essere per noi un fine per cambiare il paese, ma se non ci sono condizioni o garanzie, un'alleanza fine a se stessa non ci interessa, non ci interessa vincere se non sappiamo per fare cosa".
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Violenza sulle donne, Giuseppe Valditara sulle polemiche: "Confermo quanto ho detto"
Nel messaggio, Valditara affermava che il "fenomeno di violenza sessuale è legato anche a forme di marginalità e di devianza in qualche modo discendenti da una immigrazione illegale", frasi che hanno suscitato aspre critiche, tra cui quelle di Elena Cecchettin. "Confermo parola per parola quanto ho detto, se vogliamo combattere contro il femminicidio dobbiamo fare un ragionamento a 360 gradi sul tema della cultura del rispetto, della violenza e della discriminazione", spiega il ministro dell'Istruzione. "Prendo atto dalle statistiche che la marginalità e la devianza che discendono dall'immigrazione clandestina generano un fenomeno pericoloso", aggiunge.
Rispondendo alle polemiche seguite al convegno, Valditara spiega di aver visto "tanta malafede". "Non ho mai detto che il femminicidio dipende dagli stranieri. Ho detto che i casi di violenze sessuali sono più che raddoppiati rispetto al 2013, un incremento pazzesco", afferma il ministro che poi annuncia un incontro per settimana prossima con Gino Cecchettin. "Ha detto cose molto importanti, abbiamo lo stesso obiettivo", conclude.
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Diciassette anni tra un vaffa e l'altro per Beppe Grillo
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Valditara: "La prossima settimana incontro Gino Cecchettin"
La prossima settimana Giuseppe Valditara incontrerà Gino Cecchettin. "Ha detto cose molto importanti, abbiamo lo stesso obiettivo", ha dichiarato il ministro dell'Istruzione alla trasmissione "Quarta Repubblica".
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Migranti, Nordio: "Sulle norme va risolta la questione in Ue"
Il ministro della Giustizia, Carlo Nordio, ha commentato il caso dei recenti pronunciamenti dei giudici in tema di migranti. "Vi è una grande confusione sotto il cielo in Europa, perché ogni Paese va per conto suo. Manca una normativa omogenea e un indirizzo giurisprudenziale omogeneo. Quindi la cosa più importante è risolvere quanto prima la questione a livello normativo europeo".
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Assemblea Costituente M5s, Grillo chiede la ripetizione del voto | Conte: "Estremo tentativo di sabotaggio"
Beppe Grillo ha chiesto formalmente la ripetizione della votazione della Costituente M5s che si è chiusa domenica alla kermesse Nova. Grillo ha comunicato la sua volontà di far ripetere le votazioni, a partire da quelle che mettono in discussione il suo ruolo di garante. La replica di Giuseppe Conte: "Estremo tentativo di sabotaggio".
I quesiti che possono essere oggetto del ricorso sono quelli per cui era necessario il quorum, cioè le modifiche statutarie, che si riferiscono al ruolo del garante, al comitato di garanzia, alle prerogative del presidente e del collegio dei probiviri.
Abolita la figura del garante Tra i voti che hanno coinvolto oltre 50mila iscritti, al termine della Costituente avviata dal leader stellato Giuseppe Conte, è passata con una maggioranza che ha superato la soglia del 60% anche la proposta di abolire la figura del garante, ricoperta finora proprio da Grillo. In questa veste, tuttavia, Grillo, a norma dell'articolo 10 dello Statuto vigente che gli iscritti hanno chiesto di cambiare, "entro 5 giorni, decorrenti dal giorno della pubblicazione dei risultati sul sito dell'Associazione delle votazioni aventi ad oggetto le modifiche del presente Statuto e/o della Carta dei Principi e dei Valori, il Garante può chiedere la ripetizione della votazione che, in tal caso, s`intenderà confermata solo qualora abbiano partecipato alla votazione almeno la metà più uno degli Iscritti aventi diritto al voto".
Conte: "Estremo tentativo di sabotaggio" Non si è fatta attendere la replica di Conte. "Care amiche, cari amici, ieri si è concluso il processo costituente con il più intenso e coinvolgente bagno di democrazia partecipata e deliberativa che sia mai stato realizzato da una forza politica. Ci siamo completamente rinnovati e ricaricati con tante, significative proposte per cambiare il Paese e guardare fiduciosamente al futuro. Ma Beppe Grillo ha appena avviato un estremo tentativo di sabotaggio: ha chiesto di rivotare, invocando una clausola feudale che si trascinava dal vecchio statuto. Insomma, è passato dalla democrazia diretta al 'qui comando io' e se anche la maggioranza vota contro di me non conta niente. Come già nei precedenti tentativi di sabotaggio ci sta dicendo che non conta più la regola democratica 'uno vale uno', perché c'è uno che vale più di tutti gli altri messi assieme", ha scritto su X l'ex premier.
"Il ruolo dell'azzeccagarbugli a Grillo" Potremmo contestare questa vecchia clausola, retaggio del passato e vincere con le nostre buone ragioni un contenzioso legale. Ma dobbiamo occuparci del Paese reale, a cui noi del Movimento vogliamo offrire soluzioni e battaglie da vincere, non capricci e beghe personali del fondatore. Il ruolo dell'azzeccagarbugli lo lascio quindi a Grillo. Noi preferiamo ancora e sempre la democrazia, la partecipazione, la vostra libertà di scelta. Per questo, dateci qualche giorno, e torneremo a votare sulla rete i quesiti sullo Statuto impugnati da Grillo. Avanti, ancora, insieme".
Toninelli: su Grillo e due mandati ci sarà nuova votazione Era stato Danilo Toninelli ad anticipare che Grillo avrebbe chiesto la ripetizione del voto. "Cari movimentisti che state soffrendo nel profondo vostro animo per l'eliminazione del garante, per l'eliminazione del limite dei due mandati, non disiscrivetevi dal M5s per rabbia", aveva detto Toninelli, ex ministro del Movimento 5 stelle, esponente vicino al fondatore Beppe Grillo, commentando in un video social gli esiti della consultazione on line degli iscritti al M5s che ha cancellato, fra le altre cose, il ruolo di garante finora ricoperto da Grillo. "Ci sarà una nuova votazione - aveva promesso - che necessiterà del quorum e non è detto che venga raggiunto. E dopo ci sarà una votazione in cui il legittimo proprietario del simbolo farà valere la propria posizione e si riprenderà il simbolo. Il sogno è stato calpestato ma non è definitivamente morto".
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Violenza sulle donne, Meloni: "È una sfida culturale"